[EN] "As soon as you close your eyes / The adventure will begin": these are the opening lines of "Rue St. Honoré", the title track of the debut EP by Les Belmondo, a post-punk trio born in 2021 and which hails from Bologna and Romagna. The adventure begins pushing a way through imagination and harsh reality. "If it doesn't happen on the street / It's just literature" the next song reiterates, and it is no coincidence that it is called "Miller".
“Our story begins in those days at the end of the summer, between beaches getting empty, the first cold mornings, some daredevils who ride the last waves on a battered surfboard. Summers often go by and leave no trace, leaving us with the desire to stay close to each others. We warm up with some riffs, the assault against the boredom of another winter ".
But the sound of Les Belmondo plays against the usual melancholy. Fierce and fast post-punk, which does not look back. It thunders with somber echoes of Birthday Party or Gun Club, and sometimes it is reminiscent of certain contemporary dark punk bands like Belgrade or Lost Tribe.
We suffer but "the heat will come back again". Also for this reason they have chosen the French language for their lyrics: to watch themselves from the outside, to distance themselves even from their own nostalgia and weaknesses. Les Belmondo are aware that they are "solitary walkers", as another title states, but they do not run away from the world. Maybe it's the world that wasn't made for them: "I would have liked men / Despite their hatred".

[IT] “Appena chiudi gli occhi / L'avventura avrà inizio”: con queste parole si apre “Rue St. Honoré”, canzone che dà il titolo all’EP di esordio dei Les Belmondo, trio post-punk nato nel 2021 e che si divide tra Bologna e la Romagna. L’avventura ha inizio cercando un faticoso varco tra l’immaginazione e la dura realtà. “Se non succede per strada / È soltanto letteratura” ribadisce la canzone successiva, e non è un caso che si intitoli proprio “Miller”.
“La nostra storia nasce nelle giornate alla fine della bella stagione, tra le spiagge che si svuotano, i primi freddi, qualche temerario che sopra una tavola da surf malandata cavalca le ultime onde. Le estati spesso passano e non lasciano traccia, lasciandoci addosso la voglia di restare vicini. Ci scaldiamo con qualche riff, all'assalto contro il tedio di un altro inverno”.
Ma il suono dei Les Belmondo gioca contro la solita malinconia. Post-punk agguerrito e rapido, che non si volta indietro. Rimbomba cupo echi di Birthday Party o Gun Club, e a volte ricorda certe band dark punk contemporanee come i Belgrade o i Lost Tribe.
Si soffre ma “il caldo tornerà ancora”. Anche per questo motivo hanno scelto la lingua francese per i loro testi: per guardarsi da fuori, prendere le distanze anche dalle proprie nostalgie e debolezze. I Les Belmondo sono consapevoli di essere dei “camminatori solitari”, come recita un altro loro titolo, ma non scappano dal mondo. Forse è il mondo a non essere fatto per loro: “Mi sarebbero piaciuti gli uomini / Nonostante il loro odio”.